CUCINA

Fonte: ESTOTE PARATI (EPC1931)

ACROBAZIE CULINARIE  = Dal taccuino di un giudice di gara.

Salto le prime pagine: Impianto tende, pionieristica, segnalazione, ordine, pulizia: non interessano. Fermiamoci all'ultima gara di cucina e leggiamo: prima  Squadriglia = mi presentano una pentola: un liquido grigiasto lo definiscono 'minestra'. Un atto di audacia: prendo un cucchiaio e trangugio acqua tinta con qualche grano di riso, disperatamente solo  in tanto ... lago (dolce). E passiamo oltre una poltiglia gialla, deve essere buona. Arrivo appena in tempo per carpire una punta di forchetta dal fondo di una vuota scodella. Dicono che l'appetito vien mangiando: io lo sto purtroppo perdendo. Terza = Pasta asciutta i concorrenti hanno tutti la faccia tinta di rosso: buon segno. Assaggio: non c'è male, pur di condire devono aver buttato dentro anche la dura terra non disgiunta ai fiorellini di primavera. Ultima Squadriglia: qui la penna trema: Roba da far piangere: eppure ho davanti del riso: crudo, nero, bruciacchiato, compatto. Coraggio e ... giù: Sale + sale + cemento + polvere pirica + diavolo che ti porti = pseudo risotto alla monzese. La gara è finita. Sotto una tenda il povero giudice di gara, si fa i massaggi allo stomaco. Baden.