LE AQUILE RANDAGIE

.....Essere Aquila Randagia fu una scelta di ogni singolo ragazzo, che richiese coraggio ed espose a rischi (Uccellini subì un'aggressione che lo menomò nell'udito). La fedeltà delle Aquile Randagie allo Scoutismo di B.P. non fu solo nostalgia di un recente passato associativo, ma fu volontà di preservare, nell'ottenebramento generale dei valori, i principi di libertà, responsabilità e coerenza morale che lo Scoutismo afferma.....

.....L'opposizione al fascismo - ricorda una delle prime Aquile Randagie - determinò tutto il modo di agire, di pensare e di vedere l'epoca di allora. I giovani delle Aquile Randagie non aderirono alle organizzazioni fasciste, anche se questo costò ad alcuni una preclusione di carriera.....

.....Su questa linea fu più che naturale che le Aquile Randagie si inserissero nel, 1943, nella resistenza attiva e nella lotta contro l'occupazione nazista. Se l'attentissima polizia fascista non sembra essersi mai accorta di avere a che fare con un movimento, fu perchè esso mancava di ogni struttura compromettente, a cominciare dalla sede (il luogo di appuntamento era una colonna in un palazzo di Milano, in un foro della quale venivano lasciate le comunicazioni).

1933 - Val Codera - Aquile Randagie attorno ad un fuoco di bivacco

.....Ma le attività furono continue; i campi estivi nelle vallate alpine (Val Codera) con forme complete di stile, dalla divisa ai bivacchi, erano il luogo per ritrovare le energie logorate dalla lunga attesa.....

.....Anche in città le Aquile Randagie svolsero varie attività, dando vita, tra l'altro, a diversi servizi, come conferenze di San Vincenzo o assistenza sociale in quartieri periferici. Ogni anno esse organizzavano il Natale all'Ospedale dei Bambini con doni, giochi, rappresentazioni e con Kelly, in veste di Babbo Natale, a seminare un'allegra confusione nelle corsie e nelle stanze.....

.....Fuori Milano si ebbero sezioni delle Aquile Randagie a Monza, a Parma e, in piena guerra, a Como (con Virginio Binelli che per il collegamento che manteneva con gli Scout sotto le armi o prigionieri di guerra subì un interrogatorio con diffida dalla Polizia Militare), Uscì irregolarmente, ma quasi ogni mese, un giornaletto litografato dal titolo "Il Club dei Ceffi" presto cambiato in "Estote Parati"; il numero di San Giorgio del 1934 ebbe 24 pagg., quello del 1936 ne ebbe 20.....

.....Le Aquile Randagie tennero rapporti e corrispondenza con Scout Esteri; nel '33 ebbero numerosi incontri con Scout stranieri giunti pellegrini a Roma per l'Anno Santo. Anche i Jamboree (Godollo in Ungheria nel '33, Vogelensang in Olanda nel '37) videro una partecipazione delle Aquile Randagie; essi rappresentarono ben più di un episodio di fraternità scout; furono, in realtà, la riaffermazione del diritto inalienabile dei giovani italiani al colloquio con i loro coetanei di tutto il mondo, al di sopra di assurdi nazionalismi.....

.....C'è una partecipazione diretta di Scout al movimento della Resistenza; Nolfo di Carpegna porta il nome del fondatore dell'ASCI tra i partigiani delle "Fiamme Verdi" operanti in Val Camonica; Paolo Cassinis, dopo il 25 luglio, tramite un altro Scout, prende contatti con la missione informativa alleata "Spring Augusto" mettendo a disposizione la sua tenuta presso Caramagna in Piemonte, per aviolanci di personale alleato e di materiale.....

.....Così a Roma, un giovane Viceparroco, Don Paolo Pecoraro si impegna a fianco della Resistenza ed i suoi ragazzi, educati con il metodo Scout fin dal 1941, trasportano, sotto il naso dei nazifascisti: armi, documenti e materiale di propaganda, ma il posto d'onore spetta, ancora una volta, al più vitale e compatto dei gruppi clandestini Scout, le Aquile Randagie di Milano.....

.....Dopo l'8 settembre, in collegamento con elementi sia della FUCI che della Curia ed affiancati dai Gruppi di Como e Monza, gli inesauribili Kelly e Baden (Don Ghetti) creano OSCAR - Organizzazione Scout Collegamento Assistenza Ricercati - che esplica un'attività intensa e rischiosa per condurre persone in Svizzera, rapire dagli Ospedali persone arrestate, trafugare armi, sostenere partigiani ed agenti alleati....

1934 - Alzabandiera in Valmalenco

In circa 20 mesi di occupazione passano così in Svizzera:

850 prigionieri di guerra, 100 ricercati politici,

500 tra renitenti, ebrei e disertori della RSI;

200 ricercati vengono sottratti all'arresto e protetti.

Non manca, purtroppo, la tragedia:

Il 16 aprile 1945, a un passo dalla liberazione,

Nino Verri - Aquila Randagia - viene catturato e

fucilato dai nazifascisti

Sempre sulle Aquile Randagie

La Giungla Silente

Ottimo Libro sulle A,R.